Presenti in grande quantità negli Stati Uniti, e forse anche in Italia, i calabroni asiatici giganti rappresentano un grande rischio per l’uomo.

Stanno invadendo gli Stati Uniti, dove sono stati avvistati già da novembre, e diverse fonti (non confermate) affermano che siano già presenti in Italia, in particolare in Liguria e nel Lazio.

Accusati di essere killer di insetti, i calabroni asiatici giganti, nel loro paese di origine, il Giappone, provocano diverse morti ogni anno, anche tra gli esseri umani. Nell’articolo di oggi andremo a scoprire meglio chi sono queste vespe assassine, che rischi comportano per l’uomo e come difendersi da esse.

Calabroni asiatici giganti: cosa sono?

Il calabrone asiatico gigante, conosciuto anche con l’appellativo scientifico di Vespa mandarinia, è indubbiamente il calabrone più grande del mondo: può raggiungere i 5 centimetri di lunghezza (che diventano 5 e mezzo per la regina).

Calabrone
Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/calabroni-calabrone-calabroni-regina-3213908/

È un insetto originario dell’Asia (da cui il nome) e, nonostante possa essere trovato in numerosi stati, la maggior parte degli esemplari sono stanziati nelle aree di montagna del Giappone.

Nonostante le dimensioni maggiorate, l’insetto ha un aspetto molto simile a quello di altri vespidi. Questo calabrone possiede un pungiglione di circa 6 millimetri. Il veleno contenuto al suo interno, al pari di quello di api e vespe, è in grado di danneggiare i tessuti.

I rischi costituiti dalla presenza dei calabroni asiatici giganti riguardano principalmente il mondo dell’apicoltura. Questa specie invasiva uccide le api, arrivando a decapitarle, ed è in grado di sterminare migliaia di questi insetti in una sola ora. Tuttavia, questa specie è aggressiva (e in alcuni casi letale) anche nei confronti degli uomini.

Le vespe killer sono pericolose per l’uomo?

I calabroni asiatici giganti, oltre a rappresentare un pericolo per le api, si rivelano aggressive nei confronti degli uomini: in Giappone sono responsabili di oltre 50 morti ogni anno.

La loro pericolosità deriva dal fatto che, oltre al normale veleno (in realtà un peptide citolitico) contenuto nei pungiglioni di api e vespe, questa vespa killer inietta nella vittima anche una sostanza che prende il nome di mandaratossina. Quest’ultima, se iniettata in dose sufficiente, si rivela tossica e può portare in shock anafilattico anche le persone che non soffrono di alcuna allergia.

Inoltre, il pungiglione del calabrone giapponese contiene acetilcolina, che stimola le fibre nervose responsabili del dolore. Tra i contenuti del suo veleno anche componenti che emanano un odore in grado di indurre l’attacco di altri calabroni.  

Infine, il pungiglione, al pari di quello delle comuni vespe e a differenza di quello delle api (il cui polline aiuta a dimagrire), è privo di barbiglio. Quindi, è possibile per loro pungere più volte in sequenza.

Come proteggersi dai calabroni giapponesi

I calabroni asiatici giganti sono una specie particolarmente aggressiva. Tuttavia, raramente attaccano se ci si mantiene a una distanza sufficiente: si consiglia di non scendere mai sotto ai dieci metri.

Evitare di vestirsi di nero potrebbe aiutare a prevenire gli attacchi: si dice che questo colore sia in grado di attirare l’insetto.

In caso di puntura, cercate di spostarvi velocemente ma con un movimento secco. Movimenti eccessivi favoriranno successive punture e aumenteranno il rischio di incorrere in uno shock anafilattico (sebbene in alcuni casi una singola puntura sia sufficiente).

Dopo essere stati attaccati, cercate di rimuovere il veleno dalla ferita tramite un arnese che consenta di realizzare una condizione di sottovuoto (con un meccanismo simile a quello di una ventosa sturalavandini). Inoltre, ricordatevi di lavare la ferita. È consigliabile contattare immediatamente un medico.

Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/hummel-bombus-occhio-insetto-ape-1353423/

Riproduzione riservata © 2024 - NB

star bene

ultimo aggiornamento: 15-05-2020


Alla scoperta dell’olio di enotera e delle sue proprietà benefiche

Unghia incarnita: i rimedi naturali per sbarazzarsene